Seconda batosta stagionale. Fra la sconfitta per 3 a 0 in coppa e la prima sconfitta in campionato c'è
stato solo il tempo per un amaro pareggio nella seconda giornata.
La partita si mette male nel primo tempo quando andiamo sotto per 2-0. Primo goal con lo zampino
dell'arbitro che non fischia il fuorigioco in una confusionaria loro azione in cui noi più di loro ci
fermiamo a guardarci negli occhi aspettando il fischio dell'arbitro. Il secondo goal è frutto di un calcio
di punizione ben calciato ma che la nostra barriera non fa nulla per renderlo difficile.
Nel secondo tempo abbiamo l'accasione per accorciare le distanze, ma Enrico non se la sente di fare qualche
altro passo in avanti con il pallone e intraprendere una sfida di velocità con l'avversario, ma si ferma,
si trova la palla sul sinistro, calcia debolmente e il portiere mette in calcio d'angolo mostrando tutti i
suoi limiti.
Dopodiché la partita si rimette sui binari del primo tempo con loro avere il pallino del gioco (che non è
grancché se la si deve dire tutta), ma noi abbiamo poche idee e spesso andiamo in difficoltà. Lasciando a
loro l'iniziativa e riuscendo solo a cercare di respingerla alla bene meglio è inevitabile che prima o poi
la via del goal la trovino. Raggiungon così il 4 a 0. Il goal della bandiera arriva su rigore allo scadere
per un brutto fallo di Icio che prende una scarpata al sopracilgio sinistro.
Facciamo gli auguri a Icio che già nel primo tempo aveva rimediato un brutto calcio al ginocchio.
Lasciando la cronaca per passare ai commenti, l'idea è che ci siamo portati ancora dietro i problemi delle
precedenti partite. Poche idee su come arrivare in area avversaria e tante palle regalate agli avversari.
Regali che facciamo per vari motivi. Perché sparacchiamo in avanti sperando nella buona sorte. Perché
ritardiamo troppo il passaggio sul movimento al compagno. Perché la diamo quando il compagno ha già fatto
il movimento.
Come fare per rimediare a questi errori? Un'idea ce l'ho: la partitina dei fine allenamento non la si fa
solo per divertirsi un poco e fare un goal più dell'altra squadra, ma per per abituarsi a fare le cose
semplici, per imparare a giocare e a trovarsi con i compagni.
Matteo Ucci - incolpevole
Diego Rubiliani - più rapido nel passaggio
Nicola Perini - più disciplina e come-per-Diego
Paolo Lista - più attento fino all'ultimo
Firpo Federico - più libero?
Arfio Pici - è alle prime armi quindi gli si perdona quasi tutti, comunque: più nel ruolo
Maurizio Cavallini - non mi permetto di dirgli nulla
Roberto Zorzan - arriva direttamente da lavoro e ne risente; peccato
Silvio Marchiori - toglieteli dalla testa il secondo goal contro il Fossò
Enrico Maschietto - più deciso
Andrea Baratto - poco (ben) servito, più abile a sfruttare (per lui e per la squadra) le poche palle
Marino Zorzan
Andrea Bazzon
Adriano Meneghello
Stefano Tomiazzo
Uno sguarda ora agli altri risultati e alla classifica.
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